Introduzione

In principio era il tubo catodico. Piccole dimensioni dello schermo, massimo ingombro, pesanti, caldi e fastidiosi per gli occhi….ehhhhh ne hanno fatta di strada i nostri monitor da allora eh? Si, un computer può essere bello e potente, ma se poi quello che vediamo lo vediamo su uno schermo scadente tutto viene meno, e così l’informatica oltre a migliorare i nostri PC dal punto di vista della potenza ha migliorato progressivamente anche tutte le periferiche, prime tra tutte proprio il monitor.

Oggi come allora scegliere bene il proprio monitor è fondamentale, e oggi se vogliamo è ancora più difficile visto l’alto numero di parametri da dover tenere in considerazione.

Dimensione e Risoluzione

I due punti nodali dai quali non possiamo prescindere per la scelta sono ovviamente la dimensione, espressa in pollici e la risoluzione dello schermo. Sicuramente tutti avranno ben chiaro cosa sia la dimensione e come distinguere uno schermo più grande da uno più piccolo, sulla risoluzione invece so che già in molti hanno un po’ di problemi a capire esattamente cosa sia e la sua importanza. Vediamo se riesco a chiarirvi le idee:

L’immagine che vediamo mostrata sul nostro schermo è formata da punti, un determinato numero di punti sull’asse orizzontale e un determinato numero di punti su quello verticale. Più punti compongono la nostra immagine più questa risulta definita. Attualmente la risoluzione più diffusa, chiamata Full HD  è formata da 1920×1080 punti. La risoluzione di cui invece sentiamo sempre di più parlare oggi è la 4k, ovvero 4 volte la risoluzione FullHD ed è formata da 3840×2160 punti.
La grandezza dello schermo e la risoluzione devono andare di pari passo per avere una buona qualità di immagine: se infatti per un monitor di piccole dimensioni, 19/22” una risoluzione fullHD è più che sufficiente per garantirci una buona qualità di immagine, questa risulta inadeguata per schermi dai 27” in su. Perché questo? Perché rimanendo inalterato il numero di punti ma aumentando la grandezza dello schermo ne consegue che i punti stessi avranno dimensioni maggiori e che la distanza tra loro sarà maggiore. Questo renderà l’immagine più sgranata, meno definita, e quindi meno bella da vedere. Quindi, scegliendo un monitor più grande sarà bene scegliere anche un monitor con una risoluzione maggiore, se siete video giocatori badate bene che per avere un gioco fluido su uno schermo ad alta risoluzione dovrete avere un PC potente alle spalle, diversamente o non frutterete la definizione dello schermo o avrete un gioco lento e scattoso.

Tecnologia e caratteristiche del pannello

Bene, non è certo tutto qui quello che dobbiamo considerare prima di acquistare il nostro nuovo monitor. Oggi sono presenti in commercio diversi tipi di pannelli, diversi tra loro per caratteristiche pregi e difetti: due le tecnologie principali usate in tutti i pannelli LCD prodotti oggi sono In-Plane Switching (IPS) e Twisted Nematic (TN) .

Gli schermi di tipo TN sono i primi LCD che sono stati prodotti e la loro tecnologia è la più semplice:  uno strato di cristalli liquidi è frapposto tra due substrati. I cristalli possono bloccare o ammettere luce. Ogni subpixel è controllato da un singolo transistor la cui tensione determina la quantità di luce che passa.
Il principale difetto di questi schermi è che se non siamo esattamente davanti al monitor la qualità dell’immagine cala molto e più ci spostiamo lateralmente e più vedremo l’immagine scura e meno definita. Il vantaggio che rende questa tecnologia ancora oggi usata è l’ottima velocità di risposta che ha questo tipo di pannello. Con un solo transistor per subpixel e una profondità colore di 6 oppure 8 bit, i moderni pannelli TN assicurano un tempo di risposta GTG ( grigio su grigio ) fino a 1 millisecondo con refresh rate sufficientemente alti. Ciò li rende ideali per il gaming dove la velocità è più importante che in altri ambiti. La velocità non è solo la capacità di un pannello di disegnare un’immagine rapidamente ma riguarda anche l’input lag.

I monitor IPS risolvono invece ottimamente il problema della visione laterale dello schermo, Grazie a un layer TFT più vicino alla superfice esterna e alla griglia polarizzata più sottile, l’immagine su un pannello IPS non degrada quasi per niente con l’utente che si sposta dal centro. E la percezione dell’uniformità da un bordo all’altro è decisamente maggiore. È d’aiuto anche il fatto che i cristalli siano paralleli rispetto al substrato piuttosto che perpendicolari come nei TN. Di conseguenza il passaggio tra retroilluminazione e layer frontale dello schermo è molto più corto. Dato che la luce è polarizzata in modo meno deciso, non c’è un cambiamento evidente se chi guarda si sposta lontano dagli assi. E questo contribuisce ad avere un consumo inferiore dato che la retroilluminazione non necessita di così tanta uscita per raggiungere un determinato livello di luminosità. Ciò significa che la qualità d’immagine è migliore e lo schermo appare molto più uniforme, specialmente su dimensioni sopra i 27 pollici. Non è così importante mettere lo schermo con precisione sulla scrivania per vedere la migliore immagine possibile. Un vantaggio anche per chi ha configurazioni a più schermi.

Monitor per gamers: Gsync e Freesync

Il parametro dell’aggiornamento dell’immagine di cui abbiamo parlato prima è decisamente importante: se acquistate un monitor con una risposta lenta, è probabile che quando guarderete film con scene movimentate o video giochi avrete un fastidioso effetto scia sullo schermo. Per evitarlo dovreste scegliere monitor con una risposta non superiore a 8ms per i film e 4ms per i videogiochi. Chiaramente più questa sarà bassa meglio sarà.

Per i videogiocatori che vogliono poi godersi davvero appieno i propri giochi andrebbero poi considerate le tecnologie di refresh variabile che sono state introdotte da Nvidia e AMD negli ultimi anni, ovvero Gsync e FreeSync.

G-Sync ha portato questa caratteristica sulle schede Nvidia aggiungendo circa 150/200 euro al prezzo del monitor. Questi soldi extra coprono i costi di licenze e l’hardware aggiuntivo necessario.

Il FreeSync di AMD sceglie un approccio diverso per fare la stessa cosa. Aggiungendo funzioni alla specifica DisplayPort un monitor può avere un refresh variabile praticamente gratis. Certo, un piccolo aumento di prezzo c’è, ma non raggiunge il livello della tecnologia Nvidia.

Entrambe le tecnologie sincronizzano il frame rate della scheda video e il refresh rate del monitor per impedire il così detto tearing. Gli artefatti si verificano quando la velocità non è la stessa. Il computer invia un nuovo frame prima che il monitorabbia terminato di disegnare quelloprecedente. Dando il controllo del refresh alla scheda video, questo artefatto viene eliminato.

Visto su un’immagine statica questo effetto può sembrare eccessivo, ma questo è quello che in realtà avviene quando andate a giocare con uno schermo non adatto al gioco. Se avete speso molto per il vostro nuovo  PC da gioco secondo me vale la pena di acquistare anche un monitor Gsync o FreeSync.

Connessioni

Finiamo con il parlare degli ingressi del vostro monitor. Il tipo di ingresso più vecchio è il tipo VGA, è analogico, non è adatto a veicolare un’immagine di tipo fullHD o superiore. Dovreste evitare uno schermo che abbia solo questo tipo di ingresso, probabilmente è un monitor davvero troppo economico. Questo tipo di ingresso viene talvolta ancora previsto anche su monitor di qualità più alta più che altro per ragioni di retrocompatibilità con Pc desueti.

Il secondo tipo di connessione che ha di fatto cominciato a segnare il declino del VGA è stato il DVI. Caratterizzata da un connettore molto grosso, la connessione DVI può veicolare un segnale di tipo digitale e si presta già meglio anche a risoluzioni più elevate.

In assoluto le connessioni migliori e oggi più usate solo la HDMI e la display port. Sono connessioni che consentono di veicolare immagini 4k, in 3d, danno accesso alle tecnologie Gsync e FreeSync e possono veicolare anche l’audio del vostro computer direttamente sullo schermo (cosa che in realtà potrebbe fare anche il Dvi nella sua variante digitale ma che non viene sfruttata da tutte le schede video)

Questo un riepilogo delle connessioni.

I parametri che ho tralasciato

Esistono poi una serie di parametri di cui non vi ho volutamente parlato. Luminosità, contrasto, sono parametri difficili da valutare con semplici numeri, questo perché molti produttori li misurano in modo diverso dai concorrenti, il tutto per tirare ad avere valori sempre più alti e altisonanti. Personalmente la purezza dei colori, la luminosità e il contrasto non  possono che essere valutati davanti al monitor con i propri occhi, basarsi su schede tecniche spesso non rende l’idea e c’è il rischio di rimanere delusi.

 

Conclusioni

Spesso, secondo me anche troppo spesso, aggiorniamo il nostro computer tralasciando invece le varie periferiche, tra cui anche il monitor. E’ un errore. Avere un computer bello e potente e poi giocare su uno schermo che non riesce a starci dietro, avere una fotocamera che fa foto stupende e poi vederle su uno schermo piccolo o con una risoluzione insufficiente, ecco, questi sono secondo me grandissimi errori.

Spero con questa piccola guida di avervi spiegato perché =)