Intel ha annunciato ufficialmente i processori Core di ottava generazione per computer consumer, cui nome in codice è Coffee Lake-S.

La novità sicuramente più grande è quella che riguarda il numero dei Core, elemento cruciale sul quale pare che le due aziende abbiano deciso di darsi battaglia.
Rispetto alle precedenti generazioni la serie Core i3 passa da 2 a 4 core, senza Hyper-Threading né Turbo Boost, mentre la gamma Core i5 passa da 4 a 6 core, senza Hyper-Threading ma con il Turbo Boost.
Anche i modelli Core i7 passano a 6 core, ma grazie all’Hyper-Threading possono gestire 12 thread. Non manca inoltre il Turbo Boost per aumentare la frequenza con i carichi che sfruttano meno core e thread.

Ricordiamo che il turbo boost è quella tecnologia che consente alla cpu, quando varie condizioni, tra cui temperatura, carico d’uso, energia richiesta lo consentono di aumentare la frequenza di core, generalmente uno; mentre l’Hyper tread è quella tecnologia che fa si che la CPU mostri due core logici per ogni core fisico, raddoppiando di fatto il numero di core che il sistema operativo si trova a gestire, con il fine di spremere fino in fondo i core senza lasciare nessun core sotto il massimo del lavoro che potrebbe svolgere.

Attualmente sono state svelate un totale di 6 CPU, due per ciascuna serie, tre dei quali sono modelli K con moltiplicatore sbloccato: Core i3-8100, Core i3-8350K, Core i5-8400, Core i5-8600K, Core i7-8700 e Core i7-8700K. Sicuramente ne seguiranno altre che andranno a coprire vari sotto step di frequenza e poi le fascie di prodotto più economiche come Pentium e Celeron. I Pentium non sono più da sottovalutare, in realtà sono CPU a basso costo ma che hanno raggiunto in livello prestazionale tale da poter essere più che sufficiente per lavoro di ufficio e domestico.

Parallelamente alle nuove CPU è stato annunciato anche il nuovo chipset Z370. Tale chipset sarà essenziale insieme alla sua controparte economica che probabilmente si chiamerà H370 per poter sfruttare le nuove cpu, le quali non saranno retrocompatibili con i vecchi chipset Z270 e Z170. Analogamente le nuove schede madri non potranno ospitare vecchie CPU. Vi ricordo che per chi vuole overclokkare e acquisterà quindi CPU serie K dovrà munirsi di chipset Z370 in quanto è l’unico con cui Intel consente di eseguire l’overclock delle proprie CPU.

Altra cosa da sottolineare la differenza di consumi, ovvero  i TDP, pari a 65 watt per i modelli non K e 95 watt per i modelli K Core i5 e Core i7, mentre per il Core i3 Intel indica 91 watt, come le precedenti soluzioni Kaby Lake.

Infine, segnaliamo il  supporto DDR4-2666 e la presenza di una GPU integrata, identica a quella della serie precedente salvo la maggiore frequenza.

Sicuramente AMD ha fatto bene al mercato: ha dato scelta ai consumatori ed ha riacceso un segmento di mercato anestetizzato da anni dal dominio Intel. Ora, in un momento dove la potenza sembra tornata quanto mai necessaria con giochi sempre più impegnativi, farming di criptomonete e programmi per elaborazione di video e filmati che sempre più devono fare i conti con contenuti in 4k, queste nuove CPU sono davvero manna.

State con noi sicuramente quando le proveremo vi daremo un resoconto molto dettagliato