RYZEN: DALLA A(MD) ALLA Z(EN)

 

AMD finalmente torna a competere con Intel nel segmento desktop con un nuovo progetto che dopo un lunghissimo periodo di gestazione sta finalmente arrivando alla luce.

Dopo l’evento New Horizon di pochi giorni fa abbiamo finalmente informazioni fresche fresche sulla nuova tecnologia.

Partiamo dal nome definitivo delle nuove CPU AMD per Desktop. Per mesi le abbiamo chiamate Zen, che in realtà è il nome della tecnologia alla base dei nuovi processori, cui nome sarà invece Ryzen.
La nuova CPU mostrata opera a 3,4 GHz e ha 20 MB di Cache (L2+L3) 8 Core con SMT e 16 Core logici a disposizione. Il consumo dovrebbe essere di 95 watt TDP. Il processo produttivo sarà a 14nm come per gli attuli processori Intel. Il nuovo socketsi chiamerà AM4 e sarà accoppiato a schede madri con chipset X370. A questo chipset, che dovrebbe essere il migliore si affiancheranno B350 e A320. La nuova piattaforma sarà dotata di tutte le caratteristiche più recenti: DDR4, PCIe 3.0, USB 3.1 Gen 2, NVMe e SATA Express, colmando finalmente il gap tecnologico venutosi a creare con Intel.

AMD ha comparato Ryzen con l’unico processore a 8 Core/16T in commercio, l’Intel Core i7-6900K (3,2 GHz) da 1000 Euro circa. Nel benchmark di rendering Blender RYZEN eguaglia il Core i7-6900K, mentre in Handbrake lo batte di 5 secondi (54 vs 59 s), il tutto con una frequenza più alta di 200 MHz, ma allo stesso tempo con un TDP inferiore di 45 Watt (95 vs 140 W).

Per quanto riguarda i videogames, su Battlefield 1, dove Ryzen in combo con una Titan X Pascal, ha dimostrato di poter produrre un framerate lievemente più elevato dell’avversario alla risoluzione 4K. Al gamer professionista Peter “ppd Dager “strimmava ha poi stremmato una partita di DOTA 2 in 1080p codificando il flusso via software senza perdita di fotogrammi, laddove un i7-6700K overclockato a 4,5 GHz collassava nello stesso compito.

L’asso nella manica di AMD sembra essere SenseMI, una tecnologia capace di incrementare del 40% le istruzioni elaborate per ogni singolo ciclo di clock. SenseMI è composta da 5 elementi:

Pure Power, consiste in una serie di sensori (più di 100 sensori) che effettuano il monitoraggio costante di parametri quali temperatura e tensione e aggiustano la tensione in maniera adattiva, di modo tale da utilizzare l’energia giusta per ogni operazione.

Precision Boost è un secondo controllo “intelligente”, lavora insieme alla tecnologia Pure Power e aggiustare la frequenza del clock a step di 25 MHz fino a mille volte al secondo.

Extended Frequency Range (XFR) controlla la capacità di raffreddamento della CPU e non appena sente di poterlo fare, ordina al Precision Boost di incrementare la frequenza. In questo senso ci sembra che un buon impianto dissipante potrebbe fare la differenza sfruttando questo elemento.

Neural Net Prediction ovvero una rete neurale che prevede le operazioni delle applicazioni in base all’utilizzo passato, di modo tale da gestire l’hardware in modo proattivo. In questo interviene anche Smart Prefetch che completa la Neural Net Prediction con sofisticati algoritmi di machine learning che anticipano le esigenze delle applicazioni e preparano i dati necessari in anticipo. Questo elemento è una novità assoluta ed è uno sguardo al futuro, dove il processore non esegue passivamente le istruzioni, ma impara da quanto svolto al fine di migliorare le proprie performance. Difficile dire ora quanto impatto può avere, ma in ottica futura potrebbe essere davvero un elemento di grandissimo interesse.

 

 

Neural Net Prediction si affianca a Smart Prefetch, Smart Prefetch usa sofisticati algoritmi per apprendere i modelli di accesso al dato da parte del software e precarica il dato in una cache locale in modo che sia pronto all’uso. Anche in questo caso, un nuovo approccio per migliorare le performance davvero molto interessante che non vediamo l’ora di sperimentare e di capire quali impatti potrà avere nell’uso reale del pc.

E’ chiaro che Ryzen non è solo potenza pura, benchmark con freddi numeri, si respira nuovamente la voglia di proporre qualcosa di nuovo nel panorama informatico, ormai un po’ statico e stantio per il settore desktop, dove raggiunto un certo appagamento Intel non ha più proposto sostanziali novità ma solo piccoli miglioramenti.

L’uscita delle CPU Ryzen è prevista per il Q1 2017, ovvero tra gennaio e marzo, speriamo più prima che poi, vero? =) Se il prezzo di Ryzen, ad oggi ancora l’unica incognita sarà come oggi sembra inferiore ai 500€ secondo noi darà davvero un grande impulso al rinnovamento tecnologico, con qualcosa di finalmente nuovo da poter portare a casa, e una rivalità che si andrà a riproporre dopo anni con tutta soddisfazione degli utenti.

Dal punto di vista del gaming non vediamo davvero l’ora di poter sperimentare, attualmente la nostra produzione era incentrata su Intel perché AMD era rimasta realmente troppo indietro, ma se queste CPU manterranno le promesse potremmo finalmente avere anche in questo settore una scelta

Per chi vuole rivivere tutta la presentazione di AMD ecco il link: https://www.youtube.com/watch?v=4DEfj2MRLtA